martedì 30 settembre 2014

MONTE MADONNINO mt. 2502 DA RIPA DI GROMO

Lasciate le auto al parcheggio vicino alla chiesetta di Santa Maria (mt.850), ci incamminiamo per la strada asfaltata fino ad incrociare la vecchia mulattiera (segnavia 233) per Ripa Alta. Superiamo la Cà del Vescof, la Staleta e la mitica Boscaja (quanti ricordi 1981-1996) e ci addentriamo nel bosco e nella nebbia fino a baita Nedulo che non vediamo per la nebbia (la vedremo solo al ritorno).
 




Ancora su, raggiungiamo baita Cardeto bassa,




 poi la media

 che è stata trasformata in rifugio ed è aperta, e poi la alta. Proseguiamo per il Portula e quì, finalmente sbuchiamo dalla coltre di nuvole e vediamo il versante brembano sotto un cielo color fiordaliso.

 Ci incamminiamo verso il Portulino,  proseguendo dapprima per il sentiero del Cernello e poi rimontando la ripida dorsale, raggiungiamo la cima della montagna. Al cospetto della madonnina della vetta,

 un mesto pensiero va a Marilena che ci ha prematuramente lasciati in questi giorni. Curiosamente a est ci eleviamo sopra un mare di nubi da dove sbuca tra le altre cime la Presolana,


mentre a ovest, sotto di noi, vediamo nitidamente il rifugio Calvi con i suoi laghi

. A nord la piramide del Diavolo con dietro i ghiacciai delle retiche. Dopo una sosta meritata ridiscendiamo al Portula e quindi alla baita alta di Cardeto, reimmergendoci nella nebbia. Qui decidiamo di seguire il 233a e fare il giro dei bellissimi laghetti di Cardeto che spiccano come gemme nel verde della vegetazione.



Ritorniamo poi sul sentiero che abbiamo percorso in salita e in breve raggiungiamo il parcheggio. Sempre uguali e sempre diverse le nostre orobie, specialmente in autunno, sanno regalare tante emozioni.  

lunedì 29 settembre 2014

DAUBENHORN

Trasferta un pò lunga per salire il Daubenhorn 2942 dalla ferrata Gemmi la più lunga e impegnativa della Svizzera. Ci siamo portati a Leukerbad alla sera per poter partire presto la mattina. Con il buio abbiamo cominciato l'avvicinamento,cera la possibilità di salire in funivia per poi scendere 200 metri, mentre dal paese si saliva 600 sino al' attacco . Noi abbiamo scelto di salire a piedi.La ferrata considerata estrema sale per tutta la parete con molti tratti esposti e serie di scale per 1000 metri ma concede di arrampicare su diversi gradi a piacimento.

la parete ci aspetta

avvicinamento

indicazioni stradali

il percorso

si comincia a salire

sempre più verticale



una delle scale 

traverso

Svizzerland

a tempo anche per scherzare

sembra non finire mai

non distraetemi




il punto più bello si entra in una grotta e poi una serie di ponti e scale ti porta verso l'uscita


l'uscita della grotta


fantastica anche per arrampicare

si spera che manchi poco

l'ultima scala che porta al colletto e poi dritti a meta

come al solito non ci sono parole ma tanti pensieri una volta in cima

dalla vetta si vede il passo Gemmi

la discesa per la normale prevede di attraversare il ghiacciaio per poi su sentiero arrivare al passo Gemmi

una volta al passo ci siamo fatti tentare da questo percorso 

da prima un bel ponte

poi un traverso

tronchi che non volevano stare fermi

passerella

infine la scala fatta a elica 

troppo forte

ormai siamo quasi in paese
la giornata è stata ottima anche questa salita ci a regalato dopo tanta fatica grandi emozioni e paesaggi sempre in grado di farti dimenticare per un giorno la vita quotidiana ciao a tutti quanti
  

martedì 23 settembre 2014

CRESTA SEGANTINI

Era da un pò che Angelo mi proponeva di andare a fare la cresta Segantini, complice la bella giornata siamo partiti . Con noi si aggrega Roberto. Partiamo presto alle 5 e cominciamo a salire con il buio. Dobbiamo raggiungere colle Valsecchi da dove parte la Cresta. Una volta raggiunto ci si prepara alla salita salita che faremo un pò a tiri un pò in conserva e perché no anche ognuno per cavoli suoi. Non mancano anche un paio di doppie non per tutti però.La cresta da spazio a un pò di tutto basta interpretarla a piacimento. Giornata fantastica che ci da modo di gustare la salita. durante la salita non incontriamo nessuno mentre cambia la storia una volta arrivati in vetta. Vetta che raggiungiamo dopo 5 ore di salita.Ora siccome non sono uno scrittore metto le foto fatte a voi resta da interpretarle a vostro piacimento.