venerdì 29 aprile 2016

VAJONT ferrata della memoria

24 aprile 2016
Il nostro girovagare ci porta a visitare un posto che lascia l'amaro in bocca. Siamo nella gola del Vajont dove nel 63 ci fù la tragedia. Per raggiungere la diga da un paio d'anni anno costruito una ferrata chiamata della memoria. Partiamo di buon ora e siamo i primi a salire. Dopo aver percorso una galleria si trova l'attacco vero e proprio. Si parte abbastanza tranquilli per poi diventare difficile nella seconda parte. Il panorama è stupendo percorrendo la ferrata. Una volta terminata ci vuole una ventina di minuti per raggiungere la diga. Sul posto ci sono varie testimonianze dell'accaduto. Il nostro giro continua sino al borgo di Casto anche lui colpito dall'onda. Ci abitano solo una trentina di persone. Da casto per sentiero torniamo al parcheggio.




















giovedì 21 aprile 2016

ANTICA VIA VALERIANA - 4a TAPPA - 21.04.2016

Da Capo di Ponte ad Edolo 29 km. sulla destra orografica dell'Oglio, tra santuari, frazioncine antiche e castagni centenari. Quasi interamente su sentieri, mulattiere e strade bianche.














domenica 17 aprile 2016

ESPLORANDO IL TERRITORIO (come dice qualcuno)

16 aprile 2016
Il nostro programma odierno era di andare in zona Curò per poi salire qualche cresta ma arrivati a Valbondione pioveva e anche bene quindi giriamo la macchina e torniamo indietro. Arriviamo al bivio e prendiamo per Valgoglio decidendo di salire alla cima Valsanguigno. Qui non piove quindi imbocchiamo il sentiero e risaliamo lungo la condotta sino ad arrivare alla capanna di lago scuro.Ora puntiamo ad arrivare al passo di Aviasco ma la fitta nebbia in loco ci disorienta parecchio e proseguiamo un po alla rinfusa. Continuiamo a salire trovando ogni tanto delle presunte tracce. prendiamo un primo canale che ci porta ad un primo colle dovrebbe essere il monte Aviasco. Sempre nella nebbia saliamo in direzione del passo sino ad incrociare un secondo canale che lo becchiamo e risaliamo. Sbuchiamo su una cresta e pochi passi siamo ad un ometto. Dovrebbe essere la terza cima di Valsanguigno. Ora sapendo che era possibile concatenare il Pradella e visto che non si vedeva niente tentiamo di rimanere sul filo di cresta e di raggiungere la cima. Dopo un su e giù su cresta a volte pulita e a volte ghiacciata arriviamo alla croce di vetta. Scendiamo dalla normale che conosciamo anche se è abbastanza tracciata. Alla fine si è rivelato un bel giro inventato al momento anche se non si è visto nulla.














venerdì 15 aprile 2016

FRERONE BIS - 14.04.2016

Puntiamo ancora sul Frerone per non andare troppo lontano. Quando partiamo da casa, alle 6 guardando a nord il cielo è nuvoloso, ma mano a mano che risaliamo la valle Camonica, sembra che siamo noi a spostare le nuvole. A Bazena constatiamo che rispetto a 10 giorni fa è andata via tanta neve, ma proprio da quella quota, il temporale della notte ha lasciato una spolverata bianca. Mettiamo comunque gli sci dopo 100 metri e risaliamo a malga Valfredda dove la neve è ancora abbondante e dove siamo investiti ogni tanto da forti folate di vento che spazza soprattutto creste e cime. Proseguiamo soli nel mare bianco, fino a raggiungere la pala che risaliamo agevolmente anche senza rampanti. Pochi minuti di vetta per il vento e poi giù, dapprima su neve accumulata dal vento e un poco gessosa e poi, più in basso, sopprattutto nel canalone finale, ben trasformata e portante. Con lingue di neve arriviamo a 100 metri dall'auto. Ancora una bella sciata in compagnia di Chico, Maffi, Enzo e Sonia. Epilogo a Campolaro con pranzo di lavoro. 
 
Malga Valfredda
 
 
Ogni tanto, vento

 
 

 
 
.. e sole
 
 
 
 

Sulla rampa finale
e in vetta
 



 

 

Discese

 
 

 
 
risalita al passo Mattoni
 
 
e canalone finale