lunedì 28 gennaio 2019

VAL AURINA- ULTIMA USCITA CORSO SA1

26.01.2019 - HENNE
arrivo a Lutago con nevicata
 
partenza da Rio Bianco
Dopo aver superato il bosco su una stradina arriviamo alla Marxegger Alm
Affrontiamo poi il vallone fino al passo
 
arriviamo in cresta accolti dal vento
 ed in breve in vetta
 
Panorama
 

 
 Dopo aver sceso il pendio con bella sciata in neve farinosa, ci fermiamo a monte della malga  per il blocco di slittamento
 

 
didattica
 con Bruno Marley

 La discesa alle auto avviene utilizzando la pista di slittino
Ci spostiamo a Predoi dove alloggiamo di fronte a questo museo
 
 Arrivati alla pensione, Merenda

 
 giretto serale in paese

 
 27/01/2019 - ARCHBICHL
Partenza dal parcheggio sotto la chiesa di Predoi
Risaliamo il villaggio fino a raggiungere una strada forestale
 
 
 
 
fino a raggingere la Kasereralm dove abbandoniamo la stradina
 per risalire dietro la malga gli ampi pendii
 
che ci portano in vista della nostra meta.
 Un ultimo tratto in cresta
ci fa guadagnare la croce di vetta
discesa entusiasmante in polvere
 
 
 ( non per tutti)
dalla malga riprendiamo la stradina per qualche centinaio di metri e poi tagliamo nel bosco rado fino ad arrivare nei prati sopra l'abitato
 
che con bella scivolata ci depositano vicino alle auto
 
 
Un grazie ai 13 allievi che hanno seguito questo corso con attenzione e grande entusiasmo.
BRAVISSIMI!!!!!!!!!!!!!!!
 

lunedì 21 gennaio 2019

5a USCITA SA1 - VAL FORMAZZA



Riporto integralmente quanto pubblicato dal nostro allievo Alessandro sul suo blog:

Lungo il Sentiero Italia fino al Passo di Nefelgiù.
In occasione del corso di scialpinismo base SA1 tenuto dal Cai Valcalepio ho avuto occasione di scoprire un angolo del Piemonte che fino ad oggi neppure sapevo della sua esistenza; la Val Formazza.  La Val Formazza è una delle valli del comprensorio della Val d’Ossola e si trova all’estremità nord del Piemonte al confine con la Svizzera ed è percorsa dal fiume Toce. Nell’itinerario che vi propongo in questo articolo andremo ad inoltrarci in una delle valli laterali più importanti, la Valle Vannino attraversata dall’omonimo torrente e capeggiata dal lago artificiale Vannino che durante la stagione invernale si ghiaccia completamente e permette il suo attraversamento.
 


“Il Lago Vannino con tracce di motoslitta.”
L’escursione parte dal piccolo abitato di Canza che si trova a quota 1420 mslm e dista pochi chilometri dal centro abitato di Formazza che vi troverete obbligati a superare per risalire la valle che sempre si fa più stretta. Superata la Chiesa di San Rocco, attraversare il ponticello sul fiume Toce e parcheggiare alla vostra sinistra in un piccolo spazio autorizzato non a pagamento. Pellare, accendere l’ARTVA, fare il test di gruppo e via! Seguire il Sentiero Italia che vi condurrà all’interno di un bosco, qualche tornante, il tempo di un paio di foto e già sarete a circa 1800 mslm all’arrivo della seggiovia che sale dall’abitato di Formazza. Continuare seguendo il Sentiero Italia che per un breve tratto si farà più ripido per scollinare e catapultarvi all’interno della Valle Vannino a circa 1950 mslm.

Da questo momento in poi potete iniziare a godervi il panorama, le Alpi Lepontine vi danno il benvenuto. Procedere nel centro valle, superare le indicazioni del rifugio Myriam che troverete alla vostra sinistra e risalire fino al raggiungimento del rifugio Eugenio Margaroli che domina il lago artificiale del Vannino.

“Rifugio Eugenio Margaroli quota 2192 mslm”

Lasciando il rifugio Margaroli sulla vostra sinistra costeggiare il lago e portarsi ai piedi del vallone (guardate a Nord lo noterete di sicuro) che conduce al Passo del Nefelgiù (2583 mslm). Guardarsi in giro per accertarsi delle condizioni dei pendii e della neve, prendere il fiato e a passo deciso affrontare gli ultimi 480 metri di dislivello della giornata che vi porteranno al punto d’arrivo di questo itinerario. Godetevi il panorama buttando l’occhio sulle montagne che dividono il Piemonte dalla Svizzera, toglietevi le pelli, preparatevi per la discesa e buttatevi nella fresca fino a tornare al rifugio Margaroli.

Qui se siete con la splitboard armatevi di pazienza perché quello che in salita era un dolce falso piano ora è un dolce “falso discesa”, cercate di far scorrere il più possibile per portarvi fino alla fine della Valle Vannino per poi rientrare nel bosco e giungere all’arrivo dell’impianto di risalita.

Ora le soluzioni per rientro possono essere due; scendere per la ripida e ghiacciata pista da sci che vi conduce a Formezza (organizzate le auto prima di partire per l’escursione) oppure seguire la traccia della salita tenendo in considerazione che per qualche centinaio di metri dovrete togliere la tavola e farvi qualche metro di dislivello. A voi la scelta e buona escursione!
Aggiungo infine alcune foto didattiche:
 
 
 
 
 
 
 

martedì 15 gennaio 2019

Cimone della Bagozza 2407m.

                                                        Canale NW
13.01.19
Anche se questo inverno è avaro di neve, in cambio ci regala belle giornate di sole.
Quella poca neve caduta a fine novembre (o giù di lì) complice anche le basse temperature, le nostre Orobie non chiudono i battenti per la brutta stagione, ma diventano un parco giochi per molti (canali, creste, cascate).
Noi si decide di andare a vedere il canale NW del Bagozza che nelle condizioni attuali si può dire che è ha visto tempi migliori.
L'avvicinamento fila via tranquillo. La neve diventa più presente da poco prima del rifugio Bagozza in poi e su buona traccia si arriva poco sotto allo spigolo che fa da spartiacque tra la nostra linea di salita e la normale (o canale N).
Messi ramponi e casco, risaliamo il conoide di destra fino all'imbocco vero e proprio del canale, che non presenta grosse difficoltà. La pendenza non supera i  45°. Arrivati all'uscita del canale c'è un traverso di 7\8 m a cui prestare attenzione, oltre il quale, siccome i pendii a sud  sono puliti dalla neve, si può vedere la traccia di sentiero che porta verso la cresta sud lungo la quale percorriamo gli ultimi metri di dislivello per arrivare in vetta.
Arrivati in cima, ci godiamo il panorama a 360° dalla Presolana, ai Diavoli, ai dirimpettai cima Moren Bacchetta e Vacio, fino al Care alto e chi più ne sa più ne metta.
La discesa la percorriamo dal versante opposto della salita e scendendo al passo delle ortiche dove scendiamo nel vallone della normale.
Partecipanti: Ago, Davide, Giuseppe e Cristian.



































che dire giornata slurp (ahahah)
ciao alla prossima
       
"e ma ma moet"