Dal passo Tonale si
raggiunge l'antico ospizio medievale di san Bartolomeo, oggi trasformato in
albergo. Da qui si prosegue in direzione Val d'Albiolo e passo dei
Contrabbandieri. Dopo aver percorso alcune centinaia di metri, sulla destra il
segnavia 161 indica il percorso che porta alla “Città morta” e al monte Tonale
orientale.
Si sale tra pascoli e ruderi di baite lungo il costone che divide la val d'Albiolo e la val di Strino; in circa un'ora e mezza si raggiunge la sommità del costone. La vista si apre sulla val di Strino e i resti della “Città morta” (vedi scheda Monte Tonale orientale). Qui si lascia il sentiero 161 e si prosegue lungo l'itinerario per escursionisti esperti che sale in quindici minuti al monte Tonale orientale e quindi al Torrione d'Albiolo. Il cammino segue quello che viene chiamato “sentiero degli austriaci”, un percorso, definito in linguaggio militare di “arroccamento”, che collegava gli avamposti della prima linea con il villaggio militare della “Città morta”, da dove salivano anche varie teleferiche.
L'ultimo tratto rende perfettamente le condizioni estreme nelle quali erano chiamati a resistere e combattere i soldati. Rimangono gradinate in calcestruzzo ancora perfettamente conservate e sulla cima, nelle vicinanze della grande croce metallica, tracce della stazione d'arrivo della teleferica, piazzole d'artiglieria e gallerie di collegamento. Il panorama si apre sulla val d'Albiolo e le linee contrapposte dei Monticelli e della cresta di Casamadre, la prima controllata dagli austriaci e la seconda dagli italiani. Dalla cima si tiene a sinistra verso il passo dei Contrabbandieri, dove c'erano le prime linee italiane. Raggiunto un bivio si lascia la direzione che conduce al passo del Montozzo e al rifugio Bozzi e si seguono le indicazioni per passo dei Contrabbandieri, dove si giunge in circa 1 ora e dove si possono ammirare i resti di quello che era un importante avamposto militare. Il sentiero che torna verso la val d'Albiolo presenta alcuni tratti impervi, ben attrezzati grazie al lavoro degli Alpini della Val Camonica. Superati i 2681 m del Passo dei Contrabbandieri, si scende verso malga d'Albiolo (2244 metri) lungo il segnavia 111 e da qui di nuovo all’Ospizio.
Si sale tra pascoli e ruderi di baite lungo il costone che divide la val d'Albiolo e la val di Strino; in circa un'ora e mezza si raggiunge la sommità del costone. La vista si apre sulla val di Strino e i resti della “Città morta” (vedi scheda Monte Tonale orientale). Qui si lascia il sentiero 161 e si prosegue lungo l'itinerario per escursionisti esperti che sale in quindici minuti al monte Tonale orientale e quindi al Torrione d'Albiolo. Il cammino segue quello che viene chiamato “sentiero degli austriaci”, un percorso, definito in linguaggio militare di “arroccamento”, che collegava gli avamposti della prima linea con il villaggio militare della “Città morta”, da dove salivano anche varie teleferiche.
L'ultimo tratto rende perfettamente le condizioni estreme nelle quali erano chiamati a resistere e combattere i soldati. Rimangono gradinate in calcestruzzo ancora perfettamente conservate e sulla cima, nelle vicinanze della grande croce metallica, tracce della stazione d'arrivo della teleferica, piazzole d'artiglieria e gallerie di collegamento. Il panorama si apre sulla val d'Albiolo e le linee contrapposte dei Monticelli e della cresta di Casamadre, la prima controllata dagli austriaci e la seconda dagli italiani. Dalla cima si tiene a sinistra verso il passo dei Contrabbandieri, dove c'erano le prime linee italiane. Raggiunto un bivio si lascia la direzione che conduce al passo del Montozzo e al rifugio Bozzi e si seguono le indicazioni per passo dei Contrabbandieri, dove si giunge in circa 1 ora e dove si possono ammirare i resti di quello che era un importante avamposto militare. Il sentiero che torna verso la val d'Albiolo presenta alcuni tratti impervi, ben attrezzati grazie al lavoro degli Alpini della Val Camonica. Superati i 2681 m del Passo dei Contrabbandieri, si scende verso malga d'Albiolo (2244 metri) lungo il segnavia 111 e da qui di nuovo all’Ospizio.
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