FERRATA
DEL CATINACCIO
Ciao sono Gioia, vorrei rendervi
partecipi dei miei due giorni passati in Dolomiti insieme alla Zia Sonia,
Mario, Priscilla e le loro figlie Chiara ed Irene.
GIORNO 1
Venerdì 17
agosto siamo partiti per Pozza di Fassa, dove abbiamo preso un bus che ci ha
portato a Gardeccia. QUI INIZIA LA NOSTRA FANTASTICA AVVENTURA, A PIEDI, NELLE
MERAVIGLIOSE DOLOMITI TRENTINE!
Circa 35/40
minuti dopo eravamo già arrivati al rifugio Vajolet, rifugio nel quale avevamo
prenotato una stanza per la nottata.
Appena
arrivati abbiamo fatto merenda; abbiamo assaggiato uno strudel di mele, una
torta alle carote e della panna cotta… tutto veramente squisito.
La cosa che
forse mi è piaciuta di più è stato il magnifico paesaggio che mi circondava,
molto diverso da quello delle Orobie; la prima differenza che ho notato è stata
il colore della roccia: era di un colore tortora, beige chiaro.
Dopo la
gustosa merenda siamo andati a vedere la croce vicino al rifugio, dove abbiamo
fatto delle stupende fotografie con il drone di Mario. Poi avevamo una certa
fame quindi: “tutti a tavola!”
Per cena
abbiamo mangiato le specialità comprese nella mezza pensione tra cui una
buonissima pasta alla tirolese.
Dopo cena io,
Chiara ed Irene siamo uscite in esplorazione intorno al rifugio. In seguito
siamo andate a chiacchierare in camera fino a quando Priscilla, Mario e Zia
Sonia sono arrivati a dirci che era ora di andare a letto…BUONANOTTE!!!
GIORNO 2
Sveglia alle
6:30!
Appena svegli
abbiamo preparato lo zaino per poi, alle 7:15, dirigerci alla sala da pranzo
per la colazione.
Finalmente si
parte!
Verso le 8:30
siamo partiti in direzione rifugio Principe. Dopo una camminata di circa 45
minuti siamo arrivati al rifugio.
Ci siamo messi
l’imbrago, il set da ferrata ed il caschetto per poi partire e salire la
ferrata del Catinaccio.
Arrivati
all’attacco ero molto entusiasta perché finalmente avevo realizzato, o meglio,
stavo per realizzare il mio sogno di fare una ferrata in Dolomiti.
Dopo due
orette abbiamo percorso una cresta fino a quando, davanti a me, ho trovato
un’imponente croce con una struttura in ferro riempita di sassi…tra l’altro su
questa fantastica croce c’era lo stemma del nostro Gruppo CAI Valcalepio.
Lì abbiamo
mangiato il nostro panino per poi ripartire in direzione rifugio Principe dove
Priscilla ci aspettava calorosamente.
Arrivati al
bellissimo rifugio Principe abbiamo pranzato con piatti di polenta e formaggio
fuso, polenta e spezzatino ed il famosissimo uova, speck e patate.
In seguito
abbiamo dovuto aspettare una mezz’oretta in quanto grandinava molto forte.
Dopo siamo
partiti, anche se con qualche goccia, alla volta del rifugio Vajolet!
Da lì, abbiamo
ripercorso il sentiero del giorno precedente, dove abbiamo visto due marmotte
che correvano velocemente fischiettando: io ero molto felice perché non avevo
visto prima d’ora delle marmotte che tra l’altro rispondevano ai miei
fischiettii.
Verso la fine
del sentiero, un’altra sorpresa…una famigliola di cinque camosci che ci fissava
come per dire: “cosa ci fanno tutte queste persone nella nostra casa”. Un po’
li capisco, ma se loro me lo avessero chiesto io avrei risposto che tutte
queste persone venivano nella loro casa perché ricca di spettacoli e di
paesaggi famosi in tutto il mondo.
Arrivata alla
fermata del bus pensavo, vicino ad una cartina, tutti i chilometri percorsi, ma
questo mio pensiero fu interrotto dall’arrivo del bus che ci aspettava per
riportarci a Pozza di Fassa.
Arrivati alla
macchina siamo partiti per tornare a casa nostra!!!
Non mi è
interessato il tempo impiegato per finire un sentiero, oppure dei chilometri
che ho percorso, ma bensì del paesaggio che mi circondava perché ogni volta che
la stanchezza si faceva sentire era come se il paesaggio mi parlasse dicendomi:
“non importa i passi che fai né le scarpe che usi, ma le impronte che lasci”.
Dopo tutto
questo viaggio ho capito che se mi pongo un obiettivo devo portarlo a termine!
Gioia
Complimenti alle "3 moschettiere" e alla redattrice del post.
RispondiEliminaSi, confermo, complimenti alle tre giovani donnine, e a voi dico Grazie di avermi dato emozioni in queste maestose montagne!
RispondiEliminaRingrazio anche per la compagnia la famiglia Rossi-Bassani!
.... alla prossima! Sonia
...mi fa un po' impressione vedere mia figlia Gioia in mezzo a tutte queste roccie...ma in montagna e' sempre felice 😃. Continua così! Grazie, a tutta la combriccola che ha condiviso l'avventura...bravissime Chiara ed Irene! mamma Lory
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