Gruppo Valcalepio: SCIALPINISMO DI RICERCA: MONTE ALTISSIMO 03.02.2013

lunedì 4 febbraio 2013

SCIALPINISMO DI RICERCA: MONTE ALTISSIMO 03.02.2013

Partiti nei pressi degli impianti di Borno seguendo una carrareccia che avvolgendo il monte, su fondo di neve, ghiaccio, terra e segatura, ci porta a malga Valsorda. Da quì per una decisione un poco arbitraria sbagliamo completamente itinerario (ci costerà un'ora). Quando ci accorgiamo dell'errore, torniamo sui nostri passi e riprendiamo l'itinerario di salita che attraverso una bella malga e, alla fine, per la pista, ci posta in vetta, dopo 4 ore, al monte Altissimo. Discesa senza storia su bella pista. Partecipanti: quelli della foto. Ampi panorami spettacolari e giornata luminosa.

Malga Val Sorda

Rifugio e cima sulla sx

In vetta, vista lago

In vetta i partecipanti con Presolana e Visolo

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“La montagna è una febbre che ti prende da giovane e ti resta dentro, anche se il mondo va cambiando intorno a te, anche se i muscoli un giorno dicono basta e la famiglia reclama i tuoi spazi, e forse altre ragioni di vita meno egoistiche e più nobili vengono a sovrapporsi nel corso del tempo. Nonostante tutto alpinisti si resta, e da alpinisti, fino all’ultimo, si continua ad osservare le montagne con sguardo obliquo, cercando vie di salita, vagliando i colori e la grana della roccia, soppesando le condizioni del ghiaccio nell’algida luce di un’alba o nel riverbero di un tramonto. L’attaccamento alle pareti non si misura con gli anni e forse nemmeno con l’azione. Si misura con la passione. Questo è il fantastico, enigmatico, umanamente folle e follemente umano fascino della montagna, dove non ha senso ciò che si vede, ma solo quello che non si vede. Quella fiammella che gli alpinisti si portano dentro cercando di non scottarsi troppo.”
Enrico Camanni