martedì 28 luglio 2015

SENTIERO DEI FIORI – CIMA LAGOSCURO E CIMA PAYER


Con l’intenzione di  evitare traffico sul sentiero cerchiamo di prendere la prima ovovia al passo del Tonale. Purtroppo non riusciamo perdendo tempo prezioso a causa dei soliti che vogliono fermarsi per la colazione. Così giungiamo al passo Paradiso quando un buon numero di persone è già sul sentiero per il Castellaccio. Risaliamo con buona lena il pendio superando diversi escursionisti e giungiamo al passo abbastanza velocemente. Ci imbraghiamo e via sul sentiero attrezzato tra gallerie, passerelle e ponti sospesi, un poco rallentati da chi ci sta davanti, ma tutto sommato senza troppi intoppi. Affrontiamo i lunghi ponti traballanti che bypassano il gendarme di Casamadre sempre con un poco di emozione.  Dopo  aver superato altri passaggi, anche con l’aiuto di attrezzature, giungiamo in vetta della cima Lagoscuro mt. 3163.  Dopo una breve sosta  decidiamo di proseguire per l’omonimo passo.  Una volta raggiunto tramite la lunga scala di granito costruta dagli alpini durante la 1a guerra mondiale, con una decisione imposta, puntiamo verso  cima Payer. Lasciamo gli zaini e per cenge e scale di legno della grande guerra, in breve siamo in vetta. Panorama su Calotta, Adamello, Lobbie, Cresta croce; giù sotto di noi, piccolo, il rifugio Mandrone e la val di Genova, mentre dietro  la Presanella e più a nord il San Matteo. Vediamo chiaramente tutto il percorso fatto questa primavera con gli sci, su a Cima Venezia e giù per il ghiacciaio del Pisgana con la valle Narcanello che sfocia su Ponte di Legno. Torniamo sui nostri passi verso il valico dove recuperiamo gli zaini. Scendiamo ora con ripido sentiero verso il Lago Scuro per poi risalire,  dapprima su comoda mulattiera militare e poi per ripidissimo sentierino, verso il passo Maroccaro.  Si stende ora sotto di noi il ghiacciaio del Presena coperto pateticamente parzialmente da teli per preservarlo dallo scioglimento. Lo discendiamo con attenzione senza ramponi, perché in alcuni punti presenta ghiaccio vivo. Raggiungiamo dapprima capanna Presena (distrutta e in fase di ricostruzione) e poi il passo Paradiso dove si conclude l’anello e dove prendiamo l’ovovia che ci riporta alle auto. Gita stupenda in alta quota, su camminamenti di guerra e ghiacciai, con grandi emozioni storico-paesaggistiche. Partecipanti io, Damiano, Ilario, Mirco, Roberta e Chico.
PASSO DEL CASTELLACCIO
 
SUL SENTIERO



 I PONTI SOSPESI




 SOFFERENZA


 IL PERCORSO CON I PONTI
 
 
 CIMA LAGOSCURO


PONTE DI LEGNO DALLA VETTA

 
VERSO CIMA PAYER - IL RESPONSABILE DEL RITARDO
 

SCALE ANTICHE


IN VETTA




IN ALTO  CIMA LAGOSCURO DALLA PAYER  - LA SCALA DI GRANITO



 
 
IL LAGOSCURO CON IL MANDRONE DAL PASSO MAROCCARO
 
 SUL PRESENA







 







 
 
 

lunedì 27 luglio 2015

PRESOLANA BY NIGHT

26 luglio 2015
Giretto tradizionale in Presolana con quasi tutta la famiglia,io Giusi Giulia alla sua seconda salita e Matteo prima volta in vetta.Partenza dal passo alle 3 si volevamo salire di notte per vedere l'alba.
purtroppo la salita al buio e vari inconvenienti ci fanno mancare per poco l'alba in vetta. Ci siamo goduti con tutta calma la solitudine della cima e la gioia di toccare la croce chi per la prima volta e anche per chi già cera stato.




















martedì 21 luglio 2015

CASTORE 4221

18-19 luglio 2015
Partenza con Giusi e Roberto per tentare di salire un 4000. Arriviamo a Saffal per mezzogiorno giusto in tempo per prendere la funivia che ci deposita al passo  di Bettaforca 2720. Ora si comincia a camminare per raggiungere il rifugio Quintino sella al Felix 3585. Pur salendo piano arriviamo al rifugio nel primo pomeriggio.Abbiamo cosi modo di girovagare nei d'intorni e di vedere l'itinerario di salita che affronteremo. Preso posto nella camerata si cerca di riposare la quota si fa sentire. A letto presto anche se molta gente non è andata a lezione di comportamento nel rifugio. Sveglia alle 4 colazione e si parte. Partiamo dal rifugio già in cordata con temperature sopra lo zero. qualcuno ci procede ma molti sono ancora dietro. Risaliamo il ghiacciaio molto crepacciato facendo slalom. Giungiamo al colle Felix dove comincia una piccola cresta che ci porta rapidamente a 4050. Ora si perde un po di quota per poi risalire sino a trovarsi in cresta. Sino ad Ora tutto bene ma una volta in cresta un forte vento ci attende con raffiche che ti piegano in due. Ormai l'obbiettivo è davanti a noi e proseguendo sulla lunga cresta riusciamo a raggiungere la vetta 4221. Il vento ci da un po di tregua e ci consente di ammirare il creato attorno a noi . Non ci resta  che da intraprendere la discesa per la via di salita fermandoci di tanto in tanto a lasciare passare le altre cordate. In breve tempo siamo di nuovo al rifugio dove sostiamo per riprendere fiato. Un alta avventura portata a termine con soddisfazione da entrambi i partecipanti.