domenica 30 giugno 2013

GIRO DEI 3 RIFUGI DI SESTO - GIOVEDI' 27/06/2013

Breve vacanza a san Candido che mi ha permesso di far fare a mia moglie e ai miei nipoti un bel giro nel cuore delle dolomiti di Sesto. Doveva essere un'escursione di 2-3 ore, invece (Li ho imbrogliati) e li ho fatti stare in giro 8 ore compresa una di "sosta Canederli" al rifugio Pian di Cengia. Naturalmente ne ho sentite su di tutti i colori, però il giro gliel'ho fatto fare.

Partenza dal Piano Fiscalino mt. 1450 (non sanno ancora cose Le aspetta)
Dopo 2 ore rif. Comici mt. 2250 con cielo terso
 
 
 
 
 
 
 
Ancora 1 ora e siamo al Pian di Cengia mt. 2560
 
Croda dei Toni o cima 12 e, si rannuvola
 Traversata sulla neve
 In lontananza il Locatelli mt. 2440 con la Torre Toblin
 
Rif. Locatelli e Paterno


 Il gruppo con le 3 cime (io sono quello in alto a sinistra)
Alla fine un po' di pioggia

sabato 29 giugno 2013

Pizzo Scalino - Cresta SW (degli Ometti) - 29/06/13

Panoramica sulla cresta

Tipiche condizioni di fine giugno










In vetta
Bell'itinerario con percorso mai obbligato e mai difficile (III- max) con ottima visuale sul gruppo del Bernina (oggi non proprio....).

lunedì 24 giugno 2013

USCITA FINALE A1 - CENGALO

...appurato che la normale del Pizzo Badile resterà solo una bella cartolina da osservare dal rifugio, optiamo per il meno scenografico Pizzo Cengalo, ma come spesso capita, le mete di ripiego rivelano delle strepitose soprese...



è ormai mezzogiorno di sabato quando le truppe della Scuola Valcalepio raggiungono il rifugio Giannetti sotto una pioggia che si fa via via più fitta.
La salità è stata lunga ma piacevole, chiaccherata e fresca, come piace a me.
Finita la perturbazione fa capolino il sole e fuori dall'uscio il naso in su dei più esperti scruta le condizioni delle vette mentre il naso in su dei meno esperti scruta la meraviglia di questo granitico anfiteatro.
Sarebbe bello e noioso allo stesso tempo passare il pomeriggio tra le mura del rifugio, ma forse perchè dentro di noi scalpitano degli spiriti liberi o forse perchè fuori sia più caldo che dentro(!!!) o forse ancora perchè chi giustamente si è sobbarcato il peso di chiodi martello dadi e friends, abbia ben donde di dimostrare l'uso di questi gingilli alpinistici, si esce a far cantare i chiodi e si fa a gara a chi realizza meglio mezzi inglesi e doppi barcaioli.
Il pomeriggio fila via liscio, viene decisa la metà del giorno dopo, IL CENGALO 3367 metri sul livello del mare, il rifugista non è ancora salito questa stagione, anzi non è ancora salito nessuno al Cengalo quest'anno!
A letto con le galline e sveglia prima del gallo, i ramponi si calzano alle 5:00 a 15 metri a nord del rifugio e accompagneranno i nostri piedi fino al ritorno alle 10:00, la neve è perfetta rigelata al punto giusto, ci fa arrivare al canalino che divide Cengalo e Badile. in condizioni normali una catena agevola la salita, la le condizioni di oggi non sono affatto normali, il canale è coperto con almeno 2 metri di neve e la terminale in fondo ad esso fa aumentare la concentrazione. si sale comunque bene, quasi veloci, viste le condizioni stiamo avendo una tabella di marcia efficace su un terreno che ha tutti i diritti di essere definito alpinistico. il canale porta alla sella tra Cengalo e Badile, sono le 6:20 e lo spettacolo della nord del Badile illuminata dal sole lascia tutti a bocca aperta, e chi la bocca l'aveva già aperta per l'affanno riesce ad aprirla ancora un pò di più. la salita procede bene, dovremo assicurarci con una fissa in alcuni passaggi resi molto esposti dalla neve caduta ma a parte questi piccoli contrattempi si sale bene tra neve e roccette fino alla cresta finale dove "ti sorride il cuore"(cit.) quando il sole ti spacca gli occhi e poco dopo ti accompagna in vetta dove ci si può rilassare un pò in attesa di una discesa altrettanto delicata. Questa montagna ha saputo regalarci un'ambiente magnifico e un'avventura particolare, ci ha chiesto rispetto ed attenzione per saltarle sulla schiena e ci ha ringraziato per come l'abbiamo trattata nel modo migliore che poteva, depositandoci soddisfatti ed emozionati alla sua base, concedendoci di ammirarla ancora una volta, prima che le puntuali nebbie se la siano nascosta e portata chissà dove.
Direi che a volte le soddisfazioni te le vai a cercare, ma quando le raccogli vuol dire che un pò te le sei anche meritate. Grazie a tutti quelli che hanno condiviso questo corso.

Paolo


























MONTE AGA

Monte Aga : 23-06-13
Con una giornata stupenda,sole alto nel cielo, con Davide decidiamo per la salita al Monte Aga.
La nostra meta è davanti a noi,la giornata è stupenda.
 Il lago del diavolo si sta sgelando.
...e le marmotte si svegliano.

Davide scruta la salita: neve nel canalone.
...residui di vecchia slavina lungo il sentiero.
dal passo di Cigola il canale si presenta ben innevato.
Calzati i ramponi e via sino alla cresta.
e alla madonnina di vetta..
... la fame si fa sentire..
  
Uno sguardo dall'alto:


Discesa agevole per la via di salita:
Fortunatamente il tempo ha retto bene sino al ritorno a Carona: bella sgambata!