lunedì 24 giugno 2013

USCITA FINALE A1 - CENGALO

...appurato che la normale del Pizzo Badile resterà solo una bella cartolina da osservare dal rifugio, optiamo per il meno scenografico Pizzo Cengalo, ma come spesso capita, le mete di ripiego rivelano delle strepitose soprese...



è ormai mezzogiorno di sabato quando le truppe della Scuola Valcalepio raggiungono il rifugio Giannetti sotto una pioggia che si fa via via più fitta.
La salità è stata lunga ma piacevole, chiaccherata e fresca, come piace a me.
Finita la perturbazione fa capolino il sole e fuori dall'uscio il naso in su dei più esperti scruta le condizioni delle vette mentre il naso in su dei meno esperti scruta la meraviglia di questo granitico anfiteatro.
Sarebbe bello e noioso allo stesso tempo passare il pomeriggio tra le mura del rifugio, ma forse perchè dentro di noi scalpitano degli spiriti liberi o forse perchè fuori sia più caldo che dentro(!!!) o forse ancora perchè chi giustamente si è sobbarcato il peso di chiodi martello dadi e friends, abbia ben donde di dimostrare l'uso di questi gingilli alpinistici, si esce a far cantare i chiodi e si fa a gara a chi realizza meglio mezzi inglesi e doppi barcaioli.
Il pomeriggio fila via liscio, viene decisa la metà del giorno dopo, IL CENGALO 3367 metri sul livello del mare, il rifugista non è ancora salito questa stagione, anzi non è ancora salito nessuno al Cengalo quest'anno!
A letto con le galline e sveglia prima del gallo, i ramponi si calzano alle 5:00 a 15 metri a nord del rifugio e accompagneranno i nostri piedi fino al ritorno alle 10:00, la neve è perfetta rigelata al punto giusto, ci fa arrivare al canalino che divide Cengalo e Badile. in condizioni normali una catena agevola la salita, la le condizioni di oggi non sono affatto normali, il canale è coperto con almeno 2 metri di neve e la terminale in fondo ad esso fa aumentare la concentrazione. si sale comunque bene, quasi veloci, viste le condizioni stiamo avendo una tabella di marcia efficace su un terreno che ha tutti i diritti di essere definito alpinistico. il canale porta alla sella tra Cengalo e Badile, sono le 6:20 e lo spettacolo della nord del Badile illuminata dal sole lascia tutti a bocca aperta, e chi la bocca l'aveva già aperta per l'affanno riesce ad aprirla ancora un pò di più. la salita procede bene, dovremo assicurarci con una fissa in alcuni passaggi resi molto esposti dalla neve caduta ma a parte questi piccoli contrattempi si sale bene tra neve e roccette fino alla cresta finale dove "ti sorride il cuore"(cit.) quando il sole ti spacca gli occhi e poco dopo ti accompagna in vetta dove ci si può rilassare un pò in attesa di una discesa altrettanto delicata. Questa montagna ha saputo regalarci un'ambiente magnifico e un'avventura particolare, ci ha chiesto rispetto ed attenzione per saltarle sulla schiena e ci ha ringraziato per come l'abbiamo trattata nel modo migliore che poteva, depositandoci soddisfatti ed emozionati alla sua base, concedendoci di ammirarla ancora una volta, prima che le puntuali nebbie se la siano nascosta e portata chissà dove.
Direi che a volte le soddisfazioni te le vai a cercare, ma quando le raccogli vuol dire che un pò te le sei anche meritate. Grazie a tutti quelli che hanno condiviso questo corso.

Paolo


























6 commenti:

  1. COMPLIMENTI PER IL TESTO E PER LE FOTO. FAI VENIR VOGLIA DI ANDARE IN MONTAGNA (COME SE GIA' NON NE AVESSI) DIMENTICANDO MAL DI GAMBE, VESCICHE, AFFANNI, DISCESE INFINITE,UMIDITA', FREDDO, ETA', ACCIACCHI VARI ECC.

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  2. Personalmente questo racconto mi ha commosso. La montagna, in ogni nostra avventura ci rende protagonisti dell'emozione che ci consegna. ...Buona montagna a tutti!

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  3. Sono stato felice di essere li a compiere la salita con tutti voi complimenti a tutti per la volontà dimostrata a mio parere i nostri allievi non potevano chiedere di più ciao a tutti voi

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  4. Come ogni anno alla fine del corso torno indietro a quando è iniziato, al Palamonti a cercare l’equilibrio sui cubetti di legno a creare “soste con mezzi inglesi e i doppi barcaioli” ai brividi della prima discesa in corda doppia alla giornata sul ghiacciaio come mettere i ramponi e infilare la picozza nello zaino a indovinare il “ nodo da ghiaccio…….” , sentire i racconti della giornata della salita al Gaino ai temporali presi allo Zuccone di Pesciola alla voglia di scoprire una via ferrata ed infine il weekend appena passato insieme , cosa di più condividere la salita alla vetta al Cengalo, non ci sono parole per descriverla bastava appunto ascoltare il cuore e vedere il sorriso di tutti voi corsisti per me forse più emozionante.
    Complimenti a tutti e Grazie!
    Sonia

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  5. come direttore della scuola devo complimentarmi con tutti per lo svolgimento del corso, grazie agli istruttori ed agli allievi per il bel gruppo che si è formato e per le belle giornate passate insieme
    ciao a tutti

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  6. Il cuore che sorride è un'immagine ancora viva ed intensa che accompagnerà il ricordo della mia prima vetta.
    Grazie di cuore agli istruttori per la loro gratuita dedizione, per la forte passione, per l'esemplare tensione verso "mete eccelse".

    Cristina

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