domenica 11 agosto 2013

Due topi sulla Ratti

Ciao a tutti,
una serie di coincidenze mi porta a pubblicare il mio primo post su questo blog, descrivendo la mia prima volta sulla Presolana, e la prima volta di una via in ambiente da apritore -in compagnia di Francesco.

Venerdi io e Francesco discutiamo destinazione, via e orario d'incontro. Se destinazione e orario sono chiari, per la scelta della via finiscono al ballottaggio due itinerari di medesimo grado e lunghezza: rimandiamo alla mattina seguente la scelta.

Sabato mattina Francesco mi coglie di sorpresa proponendomi un nuovo itinerario: la mitica Bramani-Ratti! Ovviamente non perdo troppo tempo a pensarci..
Si parte: un ultimo sguardo alle relazioni stampate e via, verso la pineta che porta all'attracco. 

Il clima sembra ideale, fresco e non troppo umido.
La pineta lascia presto spazio all'ampia vallata ai piedi della parete sud, stupenda e imponente. Raggiungiamo l'attracco senza troppe difficoltà, e ci prepariamo per affrontare la via.. Nel frattempo sopraggiungono altre coppie di persone: l'ambiente comincia a farsi affollato, ma la sveglia presto ha i suoi effetti, e io e Francesco siamo in pole position.
Purtroppo per noi l'esperienza paga, e a caro prezzo: l'itinerario è si esposto a Sud, ma la configurazione della roccia ci terrà all'ombra per i primi 5 tiri...inoltre la pioggia del giorno prima ha raffreddato la roccia, che risulterà perciò fredda...inoltre siamo entrambi in maglietta: dalla prossima volta, anche con 50°, ci sarà sempre uno spazio nello zaino per un pile.

I tiri procedono con entusiasmo e concentrazione, io e Francesco ci alterniamo ad ogni tiro, e ciò non aiuta a scaldarsi per bene, ma l'itinerario è stupendo, e il freddo viene dimenticato appena si devono dedicare tutti i pensieri a trovare la via corretta: i chiodi sono rari, non si fanno trovare facilmente, ma comunque siamo provvisti di fettucce, dadi e friends, e l'emozione è comunque forte nel gestire da se i propri sistemi di sicurezza...

Giungiamo infine a fine via (giubilio!), ma il divertimento non è finito: breve calata in doppia per raggiungere il canale che porta sulla Presolana Orientale..il percorso non è difficile, ma ora è una brezza neanche troppo leggera a farci compagnia..
Ed infine dopo circa 6 ore eccoci in vetta! 

Il tempo è magnifico, la vista a 360° non lascia scampo, si intravedono anche vette che fanno riaffiorare ricordi neanche troppo remoti: il Cengalo, il Carè Alto...e vette che diverranno obbiettivi futuri: Adamello, Badile, Monte Rosa.

Dopo una neanche troppo breve pausa in vetta, decidiamo di proseguire lungo la cresta orientale, giungendo fino alla cima del monte Visolo.
Da qui, discesa  lungo il percorso CAI 316, più lungo ma anche più dolce: il tempo è ancora ottimo, anche se la brezza è costante, e si intravedono dei nuvoloni minacciosi da nord...ma è solo una minaccia momentanea: nessun ribaltamento di fronte, e persone che incontriamo lungo il percorso ce lo confermano: oggi il tempo ha regalato alla Presolana una giornata mondiale.

E noi lo possiamo confermare

Questo post è dedicato all'amico Gianluca...che avrebbe fatto meglio a venire.

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