lunedì 30 novembre 2015

29/11/2015 - PIZZO DI PETTO E VIGNA VAGA

Partiamo dalla frazione Tezzi di Gandellino (mt. 970) e, su strada sterrata, imbocchiamo la valle Sedornia superando la fonte e la cappella di San Carlo (qui con san Enzo e san Mirco).
 
raggiungiamo  le stalle di prato di Vigna (mt.1290) e poco sopra abbandoniamo la strada per imboccare a sinistra il sentiero nel bosco
che dapprima, ci porta alla baita bassa di Vigna Vaga (mt. 1510),
 poi alla baita di mezzo (mt. 1680)

 e successivamente al lago Spigorel ormai ghiacciato (mt. 1821) dove abbiamo un primo incontro con un paio di camosci.
 Saliamo ancora fino ad incrociare il sentiero delle orobie, tratto Manina-Albani, ed è qui che avvistiamo un numeroso branco di camosci sul ghiaione sotto il pizzo di Petto.
 Con fatica superiamo il canalino che divide le due cime del pizzo
 e finalmente usciamo sul versante scalvino, al sole, raggiungendo in breve la cima (mt. 2270)
(verso la valle di Scalve)




Scendiamo di nuovo all'intaglio per poi risalire al passo di Fontanamora (altro avvistamento di camosci)

 e alla cima di Vigna Vaga (mt. 2330)


 (in basso vediamo in lontananza altri camosci al pascolo)


 Finalmente scendiamo alla baita Zuccotto dove si completa questo COTECHINTOUR



 dopo aver consumato il frugale pasto accompagnato da un paio di bottiglie di vino e di birra, scendiamo nel  vallone verso la baita bassa di Fontanamora
 chiudendo l'anello alle stalle Cassinelli dove riprendiamo la mulattiera che ci porta al parcheggio.
 
Incontrato nessun bipede e molti quadrupedi. Clima abbastanza gelido, soprattutto durante la salita in valle Sedornia tutta all'ombra. Dalla baita Zuccotto, discesa molto allegra. Ambiente prealpino sempre spettacolare e, data la stagione, silenzioso e magico.

 

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